BIOIMPEDENZIOMETRIA: L' importanza di valutare la COMPOSIZIONE CORPOREA ai fini dell'allenamento

Pesano uguale, MA...

La stesura di un programma di allenamento non è certamente cosa facile se si pensa al fatto che ogni persona è unica nel suo genere e diversa dalle altre. Ognuno, infatti, risponde in maniera differente nei confronti dell'esercizio fisico poiché sono molti i fattori che possono influenzare capacità e reazione agli stimoli d'allenamento, dalla risposta soggettiva a sedute di allenamento e capacità di recupero, allo stile di vita.
Alla luce di queste considerazioni, ogni programma di allenamento dovrebbe prevedere una valutazione iniziale della composizione corporea, tale da fornire informazioni dettagliate sul livello di forma fisica e sullo stato nutrizionale della persona che si deve allenare. 


Nel caso del dimagrimento, se pensiamo al corpo come ad un modello semplificato composto da massa magra e da massa grassa, è bene essere sicuri che il calo di peso avvenga nella parte grassa del nostro corpo e non nella magra. Questo semplice esempio ci fa capire quanto sia importante l'analisi della composizione corporea.

A tale scopo la Bioimpedenziometria (BIA) è senza dubbio una delle metodiche più attendibili e sicuramente la meno invasiva per valutare la composizione corporea, poiché si basa su un modello di tipo “tricompartimentale”.
Il modello tricompartimentale al quale fa riferimento è composto da:
  • Massa Grassa;
  • Massa Cellulare;
  • Massa Extracellulare.

La BIA si basa sul principio che i tessuti biologici si comportano come conduttori, semiconduttori o isolanti. Le soluzioni elettrolitiche intra ed extracellulari dei tessuti magri sono ottimi conduttori, mentre osso e grasso sono isolanti, e non sono attraversati dalle correnti.
Il corpo risponde come un circuito elettrico ogni qualvolta viene attraversato da correnti elettriche. 

Quando s'infonde nel corpo una corrente, questa lo attraversa più facilmente se contiene molti fluidi corporei, mentre quando incontra la massa cellulare incontra più resistenza. Le cellule, inoltre, funzionano come dei condensatori per cui producono una capacitanza. Avremo così che una corrente di bassa frequenza applicata ad un tessuto passa prevalentemente attraverso i fluidi extracellulari perché, alle basse frequenze, l'impedenza delle membrane cellulari è molto elevata (quindi le misurazioni a bassa frequenza forniscono informazioni sull'acqua extracellulare). Con frequenze più elevate la corrente attraversa tutti i fluidi, extra ed intracellulari (le frequenze più elevate forniscono informazioni sull'acqua intracellulare). 
Come anticipato, il tessuto grasso è un cattivo conduttore, ne consegue che l'impedenza corporea dipende quasi completamente dalla massa magra.
Il protocollo di esecuzione del test prevede che il soggetto si sdrai supino. 
A questo punto il tecnico collocherà quattro elettrodi, due sulla mano e due sul piede e, attivando il macchinario, misurerà la resistenza e la reattanza del suo corpo.


La Resistenza (Rz) rappresenta la capacità di tutte le strutture biologiche di opporsi al passaggio della corrente elettrica. 
I tessuti privi di grasso, buoni conduttori, rappresentano così una via di bassa resistenza, quindi ideale per il passaggio della corrente. I tessuti adiposi, cattivi conduttori, rappresentano invece una via elettrica molto resistiva.
Da questo si può dedurre che un soggetto molto grasso con poca acqua totale rappresenta un corpo con una resistenza elevata in confronto ad un soggetto muscoloso e magro.

La Reattanza (Xc), conosciuta anche come resistenza capacitativa, è la forza che si oppone al passaggio di una corrente elettrica a causa di una capacità, cioè di un condensatore. Per definizione il condensatore, questo consiste un due o più piastre conduttive separate da loro da uno strato di materiale non conduttivo o isolante che serve per immagazzinare cariche elettriche. Nel corpo umano la massa cellulare si comporta come un condensatore costituito da una membrana di materiale lipidico non conduttivo interposto tra due strati di molecole proteiche conduttive. Biologicamente la membrana cellulare funziona come una barriera permeabile selettiva che separa i fluidi extracellulari da quelli intracellulari, protegge la parte interna della cellula permettendo comunque il passaggio di alcune sostanze verso le quali si comporta come materiale permeabile. Mantiene la pressione osmotica e favorisce l'instaurazione di un gradiente di concentrazione ionica tra i compartimenti intra ed extracellulari. La reattanza è quindi una misura indiretta delle membrane cellulari integre ed è rappresentativa della massa cellulare. Pertanto la determinazione della reattanza è fondamentale per la determinazione dei tessuti privi di grasso.
Tramite un software in dotazione, da questi due valori si ricavano importanti parametri che vado a descrivere di seguito:

Angolo di fase (PA): esprime il rapporto tra Reattanza e Resistenza, nel corpo umano esprime le proporzioni intra ed extracellulari. L'angolo di fase ha dimostrato avere un forte valore prognostico in svariate patologie croniche.

Acqua corporea (TBW) e idratazione: E' la parte più vasta del corpo umano. Se il soggetto è ben idratato, tutti gli altri parametri sono corretti. Oltre a determinare la quantità di Acqua presente nel nostro corpo, la BIA determina la sua distribuzione all'interno e all'esterno delle cellule: una corretta idratazione prevede una distribuzione che va dal 38 al 45% negli spazi extracellulari e dal 55 al 62% nello spazio intracellulare. 


Massa magra (FFM): E' la risultante della somma della Massa Cellulare (BCM) - il compartimento che contiene il tessuto interno alle cellule, ricco di potassio, che scambia l'ossigeno, che ossida il glucosio - con la Massa Extracellulare (ECM), la parte che include i tessuti extra cellulari quindi il plasma, i fluidi interstiziali (l'acqua extracellulare), l'acqua trans cellulare (fluido cerebrospinale, fluidi articolari), i tendini, il derma, il collagene, l'elastina e lo scheletro.
Massa grassa (FM): Esprime tutto il grasso corporeo che va dal grasso essenziale al tessuto adiposo.
Scambio sodio potassio (Na/K): un valore molto importante per verificare le funzionalità delle cellule. 
Metabolismo basale (BMR): s'intende la quantità minima di energia (calore) indispensabile per lo svolgimento delle funzioni vitali, quali circolazione sanguigna, respirazione, attività metabolica, termoregolazione. Da questo valore si può ricavare, tramite delle equazioni, il metabolismo totale. 


Di conseguenza si riescono a elaborare programmi di allenamento e nutrizionali molto più precisi e mirati.

Applicazioni della bioimpedenziometria ai fini dell'allenamento:

In sintesi la Bioimpedenziometria permette di:

  • dimostrare che l'allenamento e l'alimentazione stanno realmente facendo perdere tessuto adiposo, e non altri tessuti più importanti;
  • valutare quanto grasso c'è nel corpo prima di iniziare un programma di dimagrimento;
  • calcolare il metabolismo basale, le percentuali di massa muscolare e grassa, al fine di adattare allenamento e alimentazione;
  • escludere o valutare l'entità di eventuali stati di ritenzione idrica;
  • verificare se l'acqua totale in valore assoluto e nei compartimenti intra ed extracellulari rimane stabile, indicando un sostanziale equilibrio idrico.

Soprattutto, la bioimpedenziometria consente di dimostrare che non è vero che allenandosi più del dovuto si possono ottenere più risultati, che l'andamento del peso non è costante e giornalmente l'acqua può variare di molto (un allenamento di resistenza per esempio porta cambiamenti rilevanti dei parametri fisiologici a causa della notevole sudorazione), che un calo ponderale non è sinonimo di diminuzione di grasso (soprattutto quando avviene in poco tempo), e che a seguito di una dieta incontrollata per prima cosa varia l'acqua e la massa proteica, cioè la massa cellulare.




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