Un pò di ZENZERO dopo l'allenamento - Le virtù di questa radice

La radice ha effetti positivi su crampi, dolori muscolari, traumi e recupero post allenamento


Lo zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea delle Zingiberaceae (la stessa famiglia del Cardamomo) originaria dell'Estremo Oriente.

Il rizoma contiene i principi attivi della pianta: olio essenziale (composto in prevalenza da zingiberene), gingeroli e shogaoli (principi responsabili del sapore pungente), resine e mucillagini, e presenta in modo più pronunciato il sapore e l'aroma tipico che lo vedono ampiamente utilizzato come spezia, specie in forma essiccata e polverizzata, o fresco in fette sottili. Gli stessi sono in misura minore contenuti anche nel legno di zenzero, utilizzato ad esempio per spiedini, soprattutto di pesce. Nella cucina giapponese lo zenzero è normalmente servito in forma caramellata con il sashimi. Nelle varie cucine indocinesi è spesso utilizzato anche nella preparazione di zuppe e piatti con salse. Il rizoma fresco, con l'ebollizione, consente la coagulazione del latte come altre sostanze di origine animale o vegetali (caglio) ed è largamente impiegato anche nella preparazione di tisane[1]. Entra nella preparazione della bevanda analcolica nota come ginger ale e in una varietà del cioccolato modicano. L’uso dello zenzero (“gengiovo”) nella manifattura dolciaria fiorentina di età medievale è attestata dalla sesta novella dell’ottava giornata del Decamerone.

Il rizoma essiccato, generalmente commercializzato in polvere, è impiegato come spezia in cucina e nella preparazione di liquori e bibite (in particolare del Ginger ale) come aromatizzante. Ha proprietà stimolanti la digestione (stomachico), stimolanti la circolazione periferica, antinfiammatorie ed antiossidanti, e si ritiene tradizionalmente contribuisca alla conservazione ed all'esaltazione dei sapori delle pietanze cui è solitamente associato. Il rizoma possiede una evidente azione antinausea, antiemetica (contro il vomito), antipiretica e antiinfiammatoria[2].

Lo zenzero è sulla lista delle sostanze "genericamente considerate salubri" della FDA Statunitense, anche se ha delle controindicazioni se utilizzata insieme ad alcuni medicinali. Lo zenzero è sconsigliato per le persone che soffrono di calcoli biliari perché il vegetale stimola il rilascio di bile dalla cistifellea.[3]
Lo zenzero può anche diminuire il dolore causato dall'artrite alle articolazioni, anche se gli studi sull'argomento sono incoerenti; inoltre può avere proprietà anticoagulanti, e abbassare il colesterolo, il che può renderlo utile per il trattamento di cardiopatie.[4]


Cura per la diarrea
Le sostanze contenute nello zenzero sono attive contro una forma di diarrea che è uno dei principali fattori di mortalità infantile nelle nazioni in via di sviluppo. Lo zingerone è probabilmente il componente attivo contro l'Escherichia coli, ovvero la diarrea nella sua forma sensibile al calore e indotta da enterotossine.[5]

Cura per la nausea
Lo zenzero, in numerosi studi, si è dimostrato efficace per il trattamento della nausea causata dal mal di mare, dalla gravidanza, e dalla chemioterapia. Gli effetti antinausea e antivomito degli estratti etanolico ed acetonico del rizoma sono stati dimostrati sperimentalmente sul cane come rimedio agli effetti collaterali del trattamento con il farmaco antitumorale cisplatino[6].

Usi nella medicina popolare
Ci sono una gran varietà di usi per lo zenzero, nella medicina popolare. Il tè di zenzero è un rimedio per il raffreddore. Tre o quattro foglie di basilico sacro, insieme ad un pezzetto di zenzero a stomaco vuoto, sono una cura efficace per congestione, tosse e raffreddore. Il Ginger ale e la birra di zenzero sono stati raccomandati come "calmanti per lo stomaco" per generazioni, nelle nazioni dove tali bevande vengono prodotte, e l'acqua di zenzero era comunemente usata per evitare i crampi da calura, negli Stati Uniti. Lo zenzero è stato inoltre storicamente usato per trattare le infiammazioni, come confermato da diversi studi scientifici, anche se un caso specifico di artrite mostrò che lo zenzero non era meglio di un placebo o dell'ibuprofene.[4] La ricerca sui topi di laboratorio suggerisce che lo zenzero potrebbe essere utile per il trattamento del diabete[7][8].

Uso PER GLI SPORTIVI
Alcuni ricercatori statunitensi della Georgia State University hanno pubblicato gli esiti di una ricerca sulle pagine della rivista Journal of Pain. La radice vanterebbe anche la proprietà di ridurre i risentimenti e i dolori muscolari dopo uno sforzo fisico intenso.
Per dimostrarlo, gli scienziati americani hanno messo alla prova 74 adulti, sottoponendoli a una serie di faticose attività fisiche e dividendoli in due gruppi. Al primo hanno offerto un'integrazione dietetica a base di zenzero crudo o cotto per un totale di 2 grammi al  giorno, al secondo solo un placebo. Sia cotto che crudo, lo zenzero si è rivelato in grado di ridurre il dolore muscolare del 24%.
Secondo Christopher D. Black, responsabile del Dipartimento di Kinesiologia della Georgia State University, “il consumo quotidiano della radice comporta una riduzione dei dolori acuti dopo attività che possono provocare traumi muscolari”. Lo stesso gruppo di ricercatori è intenzionato a proseguire lo studio sulle proprietà dello zenzero per verificarne l'efficacia anche come antinfiammatorio per l'intero organismo e non solo a livello muscolare.
[9]


FONTI

  1. Tisana allo zenzero. Cose Fatte In Casa.
  2. Vohora, S.B. and Dandiya, P.C., 1992. Herbal analgesic drugs. Fitoterapia 63:195–207.
  3. Antoine Al-Achi, A Current Look at Ginger Use. URL consultato il 2 agosto 2007.
  4. University of Maryland Medical Centre, Ginger, 2006. URL consultato il 2 agosto 2007.
  5. Chen, Jaw-Chyun; Li-Jiau Huang, Shih-Lu Wu, Sheng-Chu Kuo, Tin-Yun Ho, Chien-Yun Hsiang (2007). Ginger and Its Bioactive Component Inhibit Enterotoxigenic Escherichia coli Heat-Labile Enterotoxin-Induced Diarrhoea in Mice. Journal of Agricultural and Food Chemistry 55 (21): 8390–8397. DOI:10.1021/jf071460f.
  6. Sharma SS, Kochupillai V, Gupta SK, Seth SD, Gupta YK., 1997 Antiemetic efficacy of ginger (Zingiber officinale) against cisplatin-induced emesis in dogs. J Ethnopharmacol. 57(2):93-96.
  7. Al-Amin, Zainab M. et al. (2006). Anti-diabetic and hypolipidaemic properties of ginger (Zingiber officinale) in streptozotocin-induced diabetic rats. British Journal of Nutrition 96: 660–666. DOI:10.1079/BJN20061849. URL consultato in data 5 novembre.
  8. Afshari, Ali Taghizadeh et al. (2007). The effect of ginger on diabetic nephropathy, plasma antioxidant capacity and lipid peroxidation in rats. Food Chemistry 101 (1): 148–153.DOI:10.1016/j.foodchem.2006.01.013. URL consultato in data 5 novembre.
  9. Fonte 

Nessun commento:

Posta un commento

"Un viaggio di mille miglia comincia sempre con un primo passo" - Lao Tzu -